Competenze

Maestro di coro

La musica nasce dal cantare. La preparazione di un coro non è solamente assemblare un gruppo di cantori, montare una pagina di musica a più voci e fare in modo che l’assieme sia pulito e i colori siano caratterizzati. Istruire un coro significa infondere il senso e la passione del canto, significa creare l’amalgama tra le singole voci, significa fornire ai cantori i mezzi e le immagini utili a risolvere problemi di intonazione e di assieme. Il maestro del coro deve avere una gestualità che sia armonica con l’esercizio del canto nell’atto della inspirazione, appoggio diaframmatici ed espirazione. Il maestro del coro deve formare il suono del suo complesso di cantori affinché l’emissione non sia forzata ed il canto mantenga sempre la nobiltà che gli è propria.

Kyrie

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W.A. Mozart (1756-1791) dal “Requiem” KV626 Esecuzione live

Lykke Anholm, soprano
Nadya Petrenko, mezzosoprano
Gianluca Pasolini, tenore
Luca Gallo, basso
ROSSINI CHAMBER CHOIR, Pesaro
ORCHESTRA SINFONICA “G. ROSSINI”, Pesaro
SIMONE BAIOCCHI maestro concertatore e direttore
Pesaro, santuario S. Maria delle Grazie
2 novembre 2006

Illustrazione: Michelangelo Buonarroti – Sibilla Eritrea (Cappella Sistina)
G.P. da Palestrina (1525 – 1594)
dalla missa “Papae Marcelli”

Credo

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Estratto dal concerto del Rossini Chamber Choir,
direttore Simone Baiocchi.
Pesaro, Basilica Cattedrale, 21 settembre 2008.

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Missale Romanum Kyrie

 

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maestro del coro ne la cantata rossiniana “La morte di Didone”, direttore Alberto Zedda, Pesaro Teatro Rossini Marzo 2005 


Direttore d’orchestra

l’orchestra è una creatura viva con tante sensibilità e molteplicità di vedute quanti sono i suoi componenti. È come avere davanti a se un panorama con innumerevoli punti di osservazione: il direttore pensa di essere colui che osserva il panorama e non sempre è cosciente di essere a sua volta il panorama che è osservato dai professori d’orchestra e che provoca le reazioni musicali degli stessi. L’orchestra dunque non è un plotone di esecutori agli ordini del direttore ma strumento vivo attraverso il quale ed assieme al quale il direttore deve far musica. Al direttore serve chiarezza nelle proprie intenzioni, ma la chiarezza di intenzioni non è solo un insieme di gesti precisi e necessari al solfeggio d’assieme. Presentandosi davanti ad un’orchestra è fondamentale aver già metabolizzato la partitura: ciò è ovvio per quel che riguarda tempi ed attacchi, ma spesso è meno ovvio per ciò che concerne le intenzioni del compositore e gli argomenti contenuti nella musica, alcuni palesi, altri meno espliciti e che necessitano di essere sviscerati.

INTRODUZIONE

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Cardinal Domenico Bartolucci (1817)
da “Baptisma” poemetto per soprano, baritono, coro femminile e piccola orchestra estratto dal concerto di inaugurazione della stagione 2009 – 2010 del PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA.

ROMA, sala accademica del P.I.M.S. 14 novembre 2009
Concerto dedicato a Domenico Bartolucci
VALLERO EDIZIONI AUDIO VIDEO
ENRICA FABBRI, soprano
MICHELE GOVI, baritono
ROSSINI CHAMBER CHOIR
ORCHESTRA SINFONICA “G. ROSSINI” di PESARO
SIMONE BAIOCCHI, direttore

Worthy is the lamb – Amen

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G.F. Haendel (1685 – 1759)
dal “Messiah”
Rotary Club – Pesaro

Note di Speranza
concerto di solidarietà
Concerto della 51esima stagione concertistica – Ente Concerti, Pesaro

Georg Friedrich Händel (1685-1759)
THE MESSIAH

ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA
ROSSINI CHAMBER CHOIR

LYKKE ANHOLM soprano
JIMENA LLANOS LOPEZ DE CASTILLA alto
GIANLUCA PASOLINI tenore
ANTONIO MARANI basso

SIMONE BAIOCCHI direttore e concertatore

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BackStage del Messiah Haendel

 

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Direttore della prima esecuzione assoluta di “Cantata Biblica” del Maestro Domenico Bartolucci,  Anna Malavasi – soprano, Caesar Stoch – Tenore, Antonio Marani – Basso, Coro del Teatro della Fortuna, Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, FANO (PU) – Teatro Dela Fortuna, Febbraio 2007

 


Compositore

Scrivere musica significa aver qualcosa da dire. Per dire qualcosa sono fondamentali le idee.
Ci sono situazioni in cui un autore compone perché si trova in un particolare stato d’animo. Ci sono momenti in cui un autore scrive perché desideroso di affrontare determinati percorsi o descrivere con la musica particolari contesti.
Ci sono momenti in cui un autore deve scrivere a causa di un impegno preso e non sempre si è nello stato di lucidità migliore per farlo. L’autore spesso è costretto, pressato dalle scadenze, ed in questo stato deve dipingere con la musica gioia e spensieratezza ma nel suo animo albergano preoccupazione e sofferenza. Scrivere musica è un mestiere artigiano: è a bottega dai grandi che si apprende come mettere a punto un linguaggio che ciascuno, nel rispetto della logica della natura, dovrà far proprio. Serve autocritica ed una certa dose di autocensura : spesso è faciel riempire un pentagramma di note, ma è molto più difficile dire qualcosa attraverso le stesse. Diceva il maestro Vito Frazzi al giovane Domenico Bartolucci: “Il compositore deve usare più la gomma del lapis”.

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Simone Baiocchi al lavoro con il Maestro Domenico Bartolucci 


Tu es Petrus
a 4 voci ed organo

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Rossini Chamber Choir Lorenzo Antinori, organo
Simone Baiocchi, direttore

Simone Baiocchi

Oremus pro Pontifice a 4 voci

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estratto dal concerto del Rossini Chamber Choir,
direttore Simone Baiocchi.
Pesaro, Basilica Cattedrale, 21 settembre 2008

Gloria

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Simone Baiocchi
dalla missa “De Angelis” a 4 voci ed organo
Rossini Chamber Choir
Lorenzo Antinori, organo
Simone Baiocchi, direttore

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Manoscritto del Te Deum donato a SS. Papa Benedetto XVI

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Un momento della lavorazione del CD “Te Deum laudamus” presso il Naive Studio Recording


Organista

L’organista di chiesa ha privilegi rari: vede il luogo sacro da prospettive uniche, dialoga con il sacerdote all’altare, suscita l’animo dei fedeli in preghiera facendo propri i sentimenti di tutti facendosi vicino ai sentimenti di ognuno. Con tenerezza dipinge il gaudio del Natale, con squilli gioiosi annuncia la Pasqua, con affetto lenisce il dolore dei familiari di un defunto. Durante lo svolgimento del suo servizio deve essere pronto ad ogni evenienza: i gesti da accompagnare non sono mai uguali a loro stessi e la musica in cantoria è qualcosa di vivo e cangiante. Deve saper sostenere il canto del popolo, deve saper concertare la musica assieme al coro. L’organista liturgico deve essere estremamente attento a percepire ogni palpito che anima la preghiera e tradurlo in musica.
L’organista concertista deve saper imprimere enorme motivazione alle proprie esecuzioni, così che quelle musiche possano avere la stessa forza di quando sono eseguite tra il fumo dell’incenso ed il bisbiglio della preghiera. L’organista concertista ha ampi spazi e massima libertà di espressione: ma quando gli spazi sono sconfinati è tanto opportuno quanto problematico darsi degli orientamenti. Il concertista all’organo deve essere un virtuoso pronto a tutto, anche ad ovviare agli inconvenienti tecnici di strumenti non sempre perfettamente funzionanti.

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Concerto Note di Speranza alluvione di Messina

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All’organo Walcher, Basilica di São Bento, São Paulo – Brasile, ottobre 2007


Direzione Artistica

Ideare coordinare un evento richiede conoscenza delle problematiche artistiche, economiche ed organizzative, unita alla capacità di contemplare una visione armonica tra questi elementi. È necessario non porsi limiti nel creare, ma al contempo serve concretezza, orientando la propria visione verso le situazioni tangibili. Considerare il panorama artistico, sapendo che tante più individualità dal profilo artistico spiccato si riescono a coinvolgere armonicamente in un progetto, tanto più alto sarà il prestigio di ciò che si va a creare. Va vinto il timore di affiancarsi elementi di capacità superiori, a vantaggio del cartellone che si andrà a comporre: il direttore artistico è un leader al pari del direttore d’orchestra, e deve saper armonizzare con filo logico gli strumenti a sua disposizione.

Fotografie:

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